1. |
Midollo
03:23
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erano i giorni in cui mi hai tolto tutto
e aurore nere ai bordi del mio letto
un passo indietro per vedere meglio
e sprofondare giù in questo abbaglio
e ora i mercanti ballano nel tempio
e le locuste non hanno perso tempo
indossa le tua pelle nuova, sinuosa
le cose che hai e che non usi mai
foglie di loto essiccate
i segreti che hai, che mai rivelerai
tracciano orbite estinte
sono nello specchio del tuo bagno
ti guardo mentre guardi la tv
dormo dove cadono i tuoi sogni
li raccolgo tanto a te non servono più
ti vedo in vicoli e corridoi
ti seguo in fondo ai boschi
e anche più in là
gocce di midollo in amuleti
un elisir che tutto avvererà
le cose che hai e che non usi mai
foglie di loto essiccate
i segreti che hai, che mai rivelerai
tracciano orbite estinte
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2. |
Opera al Rosso
03:35
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la tua pelle è già profondità
abisso in superficie
trova in lei la chiave che aprirà
un varco di fenice
sciame sismico
tutto è in bilico
e tra di noi
sono quello in ginocchio ormai
chiaro e limpido
sogno lucido
ma attraverso me tu non vedrai
che scatole cinesi
le difese una ad una cadono giù
tra le scuse quale mancherà di più
e tra di noi
sei quella in ginocchio ormai
nessuna vetrina
dove esporre la vanità
tu sei e sarai
esci che io ti aspetto qua
questa è la tua ora d'aria
ambra liquida
come una linfa scorrerà
è qua
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3. |
Etoile
04:12
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sei ovunque vada
una fiamma sulla strada
eri tu
sei sempre stata tu
nutrimi col tuo diniego
lo trasformo in una stella
che brillerà su tutta la città
Samarcanda di giada
io la assedierò
davanti a una montagna
io la vedo e tu no
sei ovunque vada
cosmo e cenere
eri qui
sei sempre stata qui
sei l'ombra sulla strada
mi segue e mi precede
servimi la tua vendetta
chi muore si rivede
attraverso l'uscita
io la vedo e tu no
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4. |
Lemure
03:44
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dicevi nel sogno che ho fatto
che volare è nuotare
senza prendere fiato
ma so che questa corrente
sfocerà nella risacca
affila la lama e senza far male
tagliami a fondo
sei il fantasma di ogni vuoto futuro
ora che il tuo specchio è infranto
vedo il tuo vero aspetto
affila la lama
taglia via il male intorno al cuore
anche se sono cieco io ti vedo
in fondo a me
ghermirmi
aver qui la tua autopsia
non significa tu non sia più viva
loro ti cercano
io ti troverò
Lamia o Megera o Sfinge vedrò
mai sfiorare le dita della colpa
spezza il sortilegio
e non scusarti questa volta
mai
ora che senti
non osare mai
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5. |
Dafne
03:02
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dal lieto fine quindi io inizierò
ti sembra un bivio ma vedi doppio
niente torna come prima
oltre il confine delle tue palpebre
molto più lente scendono le tenebre
la condanna è definitiva
ti sto osservando, lo sai
di me non ti libererai
tutto si aggiusta da sé
niente di più facile
una bottiglia che vuota galleggerà
è un messaggio che nessuno leggerà
ti sto osservando, lo sai
di me non ti libererai
tutto si aggiusta da sé
niente di più facile
scritto sopra al marmo
scritto sopra al marmo
scritto sopra al marmo
scritto sopra al marmo
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6. |
Arcadia
03:31
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mani sulle mie
mentre provi a disarmarmi
sento l'eco di un fucile
"mani sulla testa"
mentre provo a piazzare la nostra
ultima scommessa
e in silenzio ci affidiamo al fuoco
domattina tu sarai già via
prendi i soldi e vai
manda una cartolina
taglia i fili del telefono
i petali di margherite dicono solo "no"
le cornici vuote spiano
chi troppo vuole nulla stringerà
chi è troppo libero nega la libertà
non esiste cassaforte a prova di danno
e un errore resta tale
anche se tutti lo fanno
domattina ti sveglierai
in una cartolina
tra palme d'oro e riflessi di seta
taglia i fili del telefono
i petali di margherite dicono solo "no"
le cornici vuote attendono
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7. |
Pianeta
03:54
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vai, giorno e notte vai
lungo vie desolate
negli occhi sai
i mattini sorgono
vedi con le mani
ma poi che importa
rimanere sani?
dividi e controlla
muro
lo erigi ma poi tanto crolla
liberiamo libellule
a capofitto per le strade
riscriviamo le regole
dammi il codice per entrare
nella tua anima
solchi nell'etere
svestiti, specchiati
tutti gli anni sono miei
accendi la radio
libero da me
sto provando ad abbassare
il volume del mondo
liberiamo libellule
a capofitto per le strade
riscriviamo le regole
dammi il codice per entrare
mescoliamo le cellule
mentre laceri il tuo destino
niente formule o metafore
con il buio che si avvicina
ma tu non morirai
mi ritroverai
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8. |
Sibilla
04:49
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tu all'alba dell'ultimo sole guardi giù
io mi distraggo un po'
con cruciverba e rebus
inevitabile incastro
il desiderio è gia disastro
lascia i castelli di sabbia
sulla spiaggia ad asciugare
colora su grandi fogli
l'assoluta assenza del male
inevitabile disastro
quando ti ho messo gli occhi addosso
inevitabile disastro
ho messo a fuoco il tuo astro
e una sillaba ancora ci animerà
e una lettera sola ci distruggerà
e l'oceano infurierà
e cancellerà le vestigia
e sommergerà ogni memoria
ogni grande opportunità
e la stella incendierà
ogni carta ogni errore
ogni pace ogni guerra
e soffierà un vento che
nessuna guancia mai sentirà
e una sillaba ancora ci animerà
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Rebis Turin, Italy
Rebis is a rock project with post-hardoce/grunge/emo hint born in 2018 in Turin from an idea of bassist Federico De Leo (ex
Know Margaret) and guitarist Sabino Matera (ex My Sins don't bother) who call to close the line-up the drummer Giacomo Fontana (ex Your Anguish) and guitarist singer Simone Cantino (ex Mu).
Their influence was born from Deftones and spread up to Quicksand passing through Tool
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